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“Non riesco a fermarmi. Ma non so neanche cosa sto rincorrendo.” La fatica di chi è sempre in modalità performance.

  • Immagine del redattore: Paolo
    Paolo
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 giorni fa

Persona ferma dopo una corsa a: rappresentazione visiva della difficoltà a fare il primo passo e ripartire

Ti alzi, fai, rispondi, produci.

Funzioni. Ma senti che qualcosa non torna.


Non è che sei in crisi.

È che dici: non riesco a fermarmi.

Di muoverti. Di giustificarti. Di rincorrere qualcosa

che non riesci più nemmeno a nominare.


E quando provi a fermarti,

ti senti subito in colpa.

Come se la tua identità dipendesse da quanto riesci a reggere.



🛠️ Non riesco a fermarmi: non è produttività. È sopravvivenza


A volte la prestazione non è un’ambizione.

È una forma di protezione.


Funzionare è diventato il modo per non sentire.

Il modo per non far domande.

Per non rallentare e accorgerti di quanto sei stanco,

confuso, scollegato da te.


E allora continui. Fino a che puoi.



🧭 Nel counseling non devi dimostrare nulla


Quando arrivi in colloquio, spesso dici:

“Non so neanche bene da dove cominciare.”

Oppure:

“Non ho un problema preciso, ma… mi sento svuotatə.”


E da lì si parte.

Il counselor non ti chiede prestazione.

Non ti dice “dove sbagli”.

Ti aiuta a guardare la tua corsa da fuori,

e chiederti — senza giudizio

“Ma io, cosa sto davvero rincorrendo?”


💬 Forse il problema non è il passo


Forse non sei lento.

Forse non sei pigro.

Forse stai portando troppo, da troppo tempo.


E la vera domanda non è: “Come faccio a fare di più?”

Ma: “Che cosa posso lasciare andare?”



🌱 Conclusione


Non sempre il blocco si presenta come un arresto.

A volte si manifesta come un movimento senza fine.

Una corsa in loop.


E il counseling può essere quel posto

dove ti concedi la libertà di non dover andare da nessuna parte.

Per capire, finalmente, dove sei.


🌿 Se senti che stai correndo senza sapere più verso cosa, forse ti ritrovi anche in questo post → [“Mi sento sempre in difetto.” Quando non ti senti mai “abbastanza”.]

🌿 A volte il bisogno di fare viene da un vuoto più profondo. Se vuoi esplorarlo da un'altra prospettiva, guarda qui → [“Perché sto facendo quello che sto facendo?” Una domanda che arriva mentre tutto va avanti.]


Avatar di Paolo, counselor che parla di domande e consapevolezza

A volte la cosa più rivoluzionaria non è partire. È fermarsi. E stare. Anche solo per un attimo.


💬 Se vuoi sapere qualcosa in più su di me lo trovi qui →  [Chi Sono]

🟡 Se questo post ti ha toccato, sentiti liberə di scrivermi in chat.


Un grazie sincero per il tempo che hai dedicato a questa lettura. Paolo


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✨Questo blog fa parte di SecondaTappa, lo spazio di counseling online pensato per chi attraversa momenti di passaggio, scelte difficili o confusione interiore.
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