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Blocco nello studio? Non sei solə. Ecco da dove puoi ripartire

  • Immagine del redattore: Paolo
    Paolo
  • 14 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 giu

Blocco nello studio e orientamento per studenti universitari

Ci sono momenti in cui tutto sembra fermo.

Hai una scadenza vicina, un esame importante, una tesi da concludere — ma resti lì, immobile, mentre il tempo passa e cresce la frustrazione.

Non è pigrizia. Non è mancanza di volontà. Spesso si tratta di un blocco.

E come tutti i blocchi, non si risolve “stringendo i denti”. Si attraversa.


In questo articolo provo a mettere ordine tra le sensazioni, offrendo uno sguardo più ampio — e qualche appiglio concreto.

 

  1. Cos’è davvero un blocco nello studio?

(Parliamo di disconnessione più che di mancanza di impegno)


Un blocco nello studio è una distanza tra ciò che senti e ciò che “dovresti” fare.

Non si manifesta solo con l’inattività, ma spesso con pensieri ripetitivi, evitamento, ansia o irritabilità.


👉 3 tratti comuni di un blocco:


  • La mente è attiva, ma non operativa

Pensi allo studio, ti dici che “devi farlo”, ma non riesci a iniziare. Oppure inizi e molli dopo 5 minuti. Questo crea un circolo di colpa e autosvalutazione.


  • Il corpo ti segnala stress

Fatica a dormire, tensione, mal di testa, mancanza di energia: il blocco si sente anche fisicamente, come se il corpo ti stesse proteggendo da qualcosa.


  • L’identità vacilla

Spesso il blocco tocca il senso di sé: “non sono in grado”, “forse non fa per me”, “non valgo abbastanza”.

Ma non sei il tuo blocco. È una fase, non una definizione.

 

  1. Come iniziare ad affrontarlo

(Serve spazio, non pressione. Movimento, non soluzioni istantanee)


Non esistono scorciatoie, ma puoi iniziare a muoverti con cura, facendo il primo passo in una direzione più gentile.


👉 3 leve per sciogliere un blocco (con concretezza e umanità):


  • Riconosci ciò che accade, senza giudizio

Scrivilo, dillo, pensalo: “In questo momento mi sento fermo. Non riesco a iniziare.”

Mettere in parole il vissuto è un atto potente. Non sblocca tutto, ma crea consapevolezza.


  • Ridimensiona la scala

Il blocco è spesso amplificato da una scala troppo alta: “Devo preparare tutto l’esame entro sabato”.

Prova a ridurre l’unità d’azione: “Leggo solo l’introduzione. Apro solo il pdf.”

Sbloccare l’inizio è più utile che visualizzare la fine.


  • Crea un rituale, non un obbligo

Trova un orario, un luogo, una musica, una tazza di tè. Trasforma l’atto di iniziare in qualcosa di tuo, anche minimo, ma ripetibile.

È così che la mente associa allo studio un contesto sicuro, non solo fatica.

 

  1. Quando chiedere supporto può fare davvero la differenza

(Quando il blocco diventa una prigione, non serve una strategia. Serve una relazione)


Non tutti i blocchi passano da soli. E questo non è un fallimento, è umano.

A volte, restare soli nel proprio loop mentale peggiora il blocco.


👉 3 segnali che forse è tempo di parlare con qualcuno:


  • Quando la ricorrenza diventa cronica

Se ti capita sempre, se ogni fase di studio è un ostacolo, forse il nodo non è nel contenuto ma nel vissuto che lo accompagna.


  • Quando le emozioni prendono il sopravvento

Se ti senti in ansia appena pensi a studiare, o se l’idea di un fallimento ti blocca anche fuori dallo studio, forse c’è qualcosa che chiede ascolto prima di chiedere soluzioni.


  • Quando il dialogo interno diventa tossico

“Non valgo niente”, “Non sono capace”, “Deludo tutti” — sono frasi che possono diventare verità interiori se non vengono messe in discussione, con l’aiuto di uno sguardo esterno e neutro.

 

🌱 Conclusione

Il blocco nello studio non è un difetto da correggere.

È un messaggio, spesso mal compreso, che ti sta dicendo qualcosa su di te, sul tuo modo di vivere il tempo, le aspettative, la fatica.


🌿 A volte, basta una parola diversa per cambiare la direzione del pensiero.


👉 Se ti riconosci in questo momento di stallo, potresti ritrovarti anche in questo post → [“Da dove parto?” Scegliere quando non sai dove andare.]


Avatar di Paolo, counselor che accompagna studenti bloccati nello studio

Sentirsi bloccati, a volte, è il modo in cui il corpo e la mente ci chiedono di ascoltarli meglio.


💬 Se vuoi conoscere qualcosa di me puoi leggere la pagina [Chi Sono].

🟡 Se stai vivendo un momento simile e vuoi far due parole, sentiti liberə di scrivere in chat.


A presto! Paolo



Logo SecondaTappa – counseling individuale online. Aiuto e orientamento nei momenti di cambiamento per lavoratori e studenti

✨Questo blog fa parte di SecondaTappa, lo spazio di counseling online pensato per chi attraversa momenti di passaggio, scelte difficili o confusione interiore.
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