Mindfulness e counseling, tecniche di aiuto: quali sono le differenze e quando possono servire entrambe
- Paolo
- 4 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Meditazione. Respirazione. Mindfulness.
Tecniche utili, accessibili, sempre più diffuse.
Capita di provarle nei momenti di stress, di ansia, di fatica.
Funzionano? Sì, molto spesso.
Aiutano a rallentare, a fare spazio, a ritrovare un punto di appoggio.
Alcune volte potrebbero non bastare.
🧘♀️ Cos’è la mindfulness?
La mindfulness è una pratica che invita a portare attenzione al momento presente,
con intenzione e senza giudizio.
Può essere coltivata attraverso esercizi di respirazione, meditazione,
osservazione del corpo, ascolto dei pensieri.
Non è una tecnica "magica". La mindfulness è una una pratica di meditazione sviluppata a partire dai precetti del buddismo. Può offrire un primo sostegno nei momenti di difficoltà,
aiutando a interrompere automatismi, pensieri ricorrenti e tensioni corporee.
🧩 Quando serve qualcosa in più?
A volte il respiro non basta.
A volte serve uno spazio di parola.
Serve uno scambio umano.
Può capitare di praticare la mindfulness con regolarità, eppure sentirsi ancora sopraffatti, bloccati, confusi.
Perché a volte non tutto si scioglie con un esercizio.
Il counseling online nasce proprio per quei momenti lì.
Quando hai già provato a fare da solə, ma senti che serve un confronto, un dialogo, un accompagnamento.
🌱 Insieme, non in alternativa
Mindfulness e counseling non sono in conflitto.
Anzi, possono sostenersi a vicenda.
Puoi iniziare con la mindfulness per tornare a contatto con te.
E poi, se vuoi approfondire, parlarne con qualcuno.
Non per ricevere una tecnica, ma per costruire un senso.
🧭 Se ti ritrovi…
…a fare meditazione, journaling o esercizi di rilassamento, ma non riesci a dare voce a quello che provi, forse è il momento di chiedere uno spazio più dialogico.
Non per sostituire ciò che fai.
Ma per trovare un linguaggio in cui riconoscerti.
📎 Letture consigliate
👉 Se ti senti sovraccaricatə, prova a leggere → “Non riesco a stare nel presente.” Quando la testa è sempre altrove.
👉 Se ti stai facendo mille domande interiori, esplora → Quelle parole che non sono mai uscite. Dialoghi sospesi, che ancora parlano dentro di noi.
👉 Se ti sembra di aver perso il tuo ritmo, leggi anche → “Perché sono stancə proprio ora che è finito tutto?” Quella fatica che arriva dopo che è finito tutto.

A volte serve tornare al respiro. Altre volte serve una voce, un volto, una relazione. Non c’è una tecnica che possa sostituire il potere di essere ascoltati.
💬 Se vuoi sapere qualcosa in più su di me lo trovi qui → [Chi Sono].
🟡 Se vuoi parlarne, puoi scrivermi in chat.
A presto! Paolo